Descrizione
Ugo Cordasco – Places Waiting
Il dato che caratterizza le esperienze condotte da Ugo Cordasco in questi ultimi anni è la necessità di far emergere dalla scultura un dettato costruttivo che tiene insieme sia la composizione e il suo articolarsi nella dimensione spaziale, sia il suo spingersi nell’anima dei luoghi, nel vitalismo della realtà. Parafrasando quanto
scriveva Pavel Florenskij, a proposito della costruzione e della composizione, possiamo osservare che la prima è per il giovane artista campano “ciò che la realtà vuole dall’opera” e la seconda ciò che egli vuole “dalla sua opera”. L’oggetto assume una centralità nell’opera e, contestualmente, si fa promotore di nuove pratiche creative.
Sull’Autore
Ugo Cordasco è nato a Sarno nel 1964. Laureatosi nel 1992, con Nicola Pagliara, discutendo una tesi in Progettazione Architettonica all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, nel 1999 consegue
il diploma di specializzazione post-laurea, nello stesso Ateneo, in disegno industriale con Riccardo Dalisi ed Ermanno Guida. Partecipa a diversi concorsi di design, quali il concorso indetto dalla Fiat auto, classificatosi terzo. Nella motivazione della giuria, presieduta da Gillo Dorfles, si legge: “per la semplicità dell’impianto generale e per la trasformabilità leggera e chiara dell’auto”.
Dopo una prima esperienza come direttore di cantiere nella realizzazione della Facoltà di Farmacia nel Campus di Fisciano dell’Università di Salerno, apre un studio professionale a Sarno, dove inizia a lavorare principalmente per una committenza privata nell’ambito della residenza e delle attività commerciali. Nel contempo partecipa
a diversi concorsi di idee con la pubblicazione di alcuni progetti di architettura. Recensendo il lavoro di questi anni, Riccardo Dalisi, scrive: “Riflessioni, tentativi di puro inizio in più di un caso sono apparsi
rivelatori accrescendo quel grado di suggestione che ogni lavoro e
ogni opera d’arte deve possedere”.
Dopo venti anni di libera professione e diverse esperienze da designer, approda alla scultura per una forte necessità d’identità esistenziale. Il mestiere di architetto, relazionato ad un contesto troppo difficile e riduttivo rispetto ai temi e ai problemi sociali che ci circondano, appare all’artista riduttivo rispetto ai temi e ai linguaggi
della società affacciatasi al nuovo millennio. Nel 2010 è prima presenza espositiva in occasione della mostra “Opera prima” allestita nelle Sale del Bramante a Roma, alla quale farà seguito l’invito, nello stesso anno a “stARTup”, rassegna internazionale di artisti emergenti tenutasi a Verona. Del 2012 è la prima personale, promossa dalla Galleria Pagea Art di Angri e presentata da Riccardo Dalisi; seguiranno poi, nel 2013, quella allestita nelle sale del Comune di Sarno e nello spazio Civico 141 di Scafati. Nello stesso anno è invitato, selezionato da Giorgio Di Genova, al 40° Premio Sulmona, mentre nel 2014 è presente alla mostra “Icone”, tenutasi al Museo FRaC, Baronissi.
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