Descrizione
Rinedda. Sculture, acquerelli, disegni, libri d’arte, tutti lavori lievitati nel pensiero dell’artista all’indomani della tragedia che, dagli ultimi giorni del 2019, ha colpito l’intero globo. Esse, però, non rispondono all’iconografia che dai monitor televisivi, dalle illustrazioni dei giornali, ha assediato la nostra quotidianità, con volti stravolti dalla pandemia, boccheggianti, ansimanti, protesi verso il desiderio di vita, quanto al senso che il respiro assume come necessità del ‘comune’, quindi come progetto.
Bignardi scrive nel catalogo della mostra: “L’idea di confine definita da Massimo Arcangeli, nella prefazione a “Scrivere il futuro”, come un luogo in senso figurato che «divide ma è anche, etimologicamente, un luogo di condivisione (e, spesso, di passaggio)», mi offre una chiave di lettura per un primo approccio ai lavori di RINEDDA. Penso, che in tale spazio trovi aria la creatività dell’artista: un’aria carica di vitalità, di tensione esistenziale, di una passione vissuta della dimensione sociale. La molteplicità del suo sguardo e del suo agire manifesta la necessità che è propria di un artista contemporaneo, di non cedere alla preminenza di un linguaggio, fagocitatore di autoreferenzialità, oggi condizione onnipresente sulla scena del mercato dell’arte.”
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