Una Vertigine Soggettiva: Massimo Bignardi

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Aspetti dell’arte a Napoli tra pittura e oggetto (1960-1967)

Descrizione

Una Vertigine Soggettiva: Massimo Bignardi.

Per Massimo Bignardi, tra le città italiane, Napoli è quella che meglio rispecchia la sua natura. Una realtà urbana e sociale posta al centro del golfo partenopeo, dal corpo multiforme e plasmabile. È lo specchio di una cultura accademica che in registri figurativi fa scivolare, senza nessuna aderenza, una verve modernista. Non è solo, però, il mondo dell’arte a specchiare tale atteggiamento, bensì anche quello della storiografia.

L’artista spiega: «Per raccontare tale realtà ho individuato in essa le esperienze di alcuni artisti, riconoscendole come maggiormente aderenti alla linea tracciata dal progetto della mia mostra».

A Massimo Bignardi, più che altro, interessa il passaggio da una dimensione della pittura al suo smarginare al di là della superficie della tela. Proprio come accade nella seconda metà degli anni cinquanta dove si registra, nella scena artistica napoletana, un momento di coagulo di esperienze che traggono energie dalle vitalità di flussi creativi sottesi all’indole di una città vulcanica.

Informazioni aggiuntive

Data di pubblicazione

2018

Pagine

200

Stampa

Colori

Lingua

Italiano

Formato

24×29

ISBN

978-88-7554-137-8

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