Descrizione
I territori della società: Andrea Salvatore Antonio Barbieri, Maria Rosaria Sessa.
La monografia I territori della società, appartenente alla collana Social Systems, Cultures and Development, prende in considerazione i mutamenti in merito al ruolo della città e degli spazi urbani nel funzionamento della società e dell’economia contemporanea e si approccia a nuove ideologie urbane, concentrandosi sulle parole d’ordine che accompagnano la promozione della città mobile, verde e sicura.
Trova la sua unità attorno ad una idea forte: la produzione dello spazio nella città contemporanea sarebbe sottoposta all’imperativo di attrattività in un contesto di esacerbazione della concorrenza interurbana. Questa messa in contesto macroeconomico permette di esplicitare e comprendere al meglio alcuni retropiani delle politiche urbane contemporanee, del trasporto e degli spostamenti, che restano spesso dissimulati dietro la retorica dello sviluppo durevole e/o sostenibile e della città verde e civile, della città delle buone maniere.
Questa monografia raccoglie dei saggi che ruotano attorno al tema della città e della transizione post-keynesiana; apparentemente non hanno tra loro una immediata continuità, ma trovano un punto di unitarietà se letti come individuazione di punti tematici a partire proprio dalla transizione post-keynesiana e le forme che assumono i differenti soggetti sociali nello spazio urbano globalizzato.
Questi saggi provano a rispondere alle svariate domande: che cosa accade ai corpi nelle città? E quanti spazi sociali coabitano, più o meno conflittualmente, nella stessa città? Quali relazioni emergono oggi tra identità e territorio? E come cambiano le immagini che sociologi ed antropologi hanno di temi quali la città, la cultura, l’economia,il turismo e il paesaggio?
Questa monografia non si pone come un tentativo compiuto di un percorso di analisi, ma ha l’ambizione, provando a condurre analisi della letteratura e/o evidenziando delle tematiche, di sollecitare la costruzione di nuovi punti di vista sulla necessità di osservare le molte facce del sociale.
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