Descrizione
Aspicio, sic sentio — “guardo, dunque sento” — è più di un titolo: è una dichiarazione di intenti, un manifesto di poetica visiva. In questo saggio denso e raffinato, Antonella Pagnotta propone un viaggio profondo attraverso il rapporto tra arte contemporanea e spiritualità, con una particolare attenzione al ruolo dello sguardo come atto di costruzione del senso.
Al centro della riflessione vi è l’esperienza espositiva all’interno del Battistero Paleocristiano di Santa Maria Maggiore a Nocera Superiore, luogo sacro che diventa spazio privilegiato per un incontro tra antico e contemporaneo, materia e spirito, sé e alterità.
La mostra si articola in tre corpus principali:
Sette Giorni della Creazione, una serie di autoritratti concettuali che evocano il gesto divino attraverso lo sguardo;
Il Sogno di Maria, un trittico che esplora il dolore e l’umanità della Passione attraverso lo sguardo materno;
Tri-Unità, installazione scultorea in cui il corpo dell’artista si trasfigura in simbolo di Trinità e astrazione pura.
Ogni opera di Pagnotta è profondamente performativa, radicata in una pratica artistica che attinge alla propria esperienza fisica e spirituale, trasformando l’autoritratto in strumento di mimesi, riflessione e meditazione. Il suo lavoro si inserisce nel solco di grandi esperienze artistiche, da Andy Warhol a Cindy Sherman, ma con un tratto fortemente personale e teologico.
Il volume non è solo un catalogo, ma una vera e propria indagine filosofico-visiva sul potere dell’arte di rendere visibile l’invisibile, di colmare il divario tra l’umano e il divino, tra il tempo e l’eternità. Un testo che parla a chi cerca nell’arte non solo estetica, ma anche senso e trascendenza.






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