Presentazione della collana
Nella Collana sono già presenti artisti del calibro di Peter Willburger, Paolo Signorino, Angelo Casciello, Pino Pascali e Giuseppe Rescigno. Punto di forza del progetto è la continua ricerca di vecchie e nuove forme artistiche da analizzare e assurgere ad esempio.
Curatore
Massimo Bignardi – Raffaele Bova, Dipinti, disegni, azioni e performances 1970/2020
L’esperienza di Bova si inscrive nel dilatato ambito del ‘realismo’ che non deve intendersi come riproposizione di un pensiero alimentato dalla realtà percettiva, tanto meno da un realismo espressionista. L’artista sceglie di farsi partecipe, cioè parte attiva di un senso comune che è proprio dei processi di democratizzazione. L’arte quindi come esperienza di una formazione permanente ma anche prefigurazione di una libertà e di una eticità nuova
La monografia raccoglie i dipinti, i disegni e le tempere che l’artista Arturo Pagano ha realizzato a cavallo tra gli anni ’70 ed ’80. Un’esperienza inedita che testimonia il periodo vissuto tra Torre del Greco e Roma.. L’autore della Monografia è il critico d’arte, Massimo Bignardi.
La Balena è proposta da Nicola Salvatore come reperto di un’iconografia che si perde nel buio dei millenni e, al tempo stesso, traccia dell’immaginario contemporaneo. Una figura avvolta nei bagliori del rinnovato rito della pittura, della scultura e dunque del loro celebrare il valore dell’immagine. Nei dipinti, sculture e collage presenti nel libro ritroviamo il fascino del viaggio, l’andare verso il territorio misterioso dell’Io. L’autore della Monografia è il critico d’arte, Massimo Bignardi.
L’esperienza artistica di Giovanni Dell’Acqua, analizzata dal critico Massimo Bignardi, trova origine nel ponderato rapporto tra misura e dismisura che anima il paesaggio urbano della vecchia Matera. Nell’articolata architettura dell’esistenza sostenuta, visivamente, dalla trama di una geometria. L’adesione dell’artista all’Optical art, già dagli anni settanta, si palesa come una ricerca attenta, fortemente proiettata verso nuovi linguaggi, senza, però, perdere il collante con la propria dimensione antropologica e, soprattutto, la propria identità esistenziale.
Emoji è il nuovo Catalogo dell’artista neo astrattista Silvio D’Antonio, curato dal Critico d’Arte Massimo Bignardi. Gli elementi costitutivi delle sue nuove opere sono il ferro, il legno, l’acrilico amalgamati in un unico corpus. Il colpo d’occhio è così d’effetto da rendere difficile all’osservatore il discernimento della materia prima utilizzata. Anche il nuovo utilizzo del Colore è sintomo di novità per l’artista salernitano: tonalità inusitate e di grande effetto ottico.
Peter Willburger, artista austriaco trasferitosi a Raito di Vietri sul Mare (SA) negli anni Sessanta, è tra i grandi interpreti dell’incisione contemporanea. Quella di Peter è la necessità di chi, dalla lastra di metallo, di rame o zino, ha spinto in avanti il proprio sguardo in direzione aperte a mutazioni stilistiche. L’artista traccia, sulla sua mappa mentale, una linea retta: dal Tirolo alle coste cilentane, dall’Austria mitteleuropea alle terre della mitologia, alla sponda estrema della Grecia classica che Peter guarda come ultimo avamposto, in quegli anni (il viaggio in Sicilia è del 1958) della cultura del primordio, dell’originario, ove il quotidiano è ancora pervaso dal simbolico.
In questo Catalogo, Massimo Bignardi ripercorre l’attività artistica di Pino Pascali. Grafico e scenografo televisivo le opere di Pascali testimoniano una vivacità intellettuale ed artistica in grado di rappresentare un nuovo approdo per l’arte della seconda metà del Novecento. Un omaggio all’estro e alla genialità di questo incredibile artista.
Tra le città italiane, Napoli è quella che meglio specchia la sua immagine nell’iconografia offerta dalla tradizione: una realtà urbana e sociale posta al centro del golfo partenopeo, dal corpo multiforme e plasmabile. Una “Montmartre Arabe” come si figura agli occhi di Cocteau durante il suo primo soggiorno napoletano nel febbraio 1917. La Monografia si propone come uno sguardo d’insieme sull’arte a Napoli tra il 1960 e il 1967.
L’esperienza creativa di Paolo Signorino si inscrive nelle vicende che hanno segnato la seconda metà del decennio Sessanta a Salerno. La monografia è un omaggio all’artista scomparso nel 2015: scritti, dediche, saggi ma soprattutto riflessioni critiche sul ruolo che ha ricoperto Signorino nell’immaginario artistico salernitano e non solo.
Massimo Bignardi – Rescigno Archivi della Natura
Archivi della Natura racchiude le opere in cui Giuseppe Rescigno esalta una manualità che gli consente di gestire più materie e tecniche. L’artista, nella sua ricerca, costruisce una stretta trama narrativa che è propria di una certa pittura oggettuale. La composizione di Rescigno non scade mai in un bricolage e concede all’occhio di sostare sul piacevole controllo delle pratiche, dei materiali, degli effetti, finanche sul dettato del colore.
Per Angelo Casciello il rapporto con lo spazio dell’architettura implica un confronto ravvicinato con l’esperienza di una progettualità collettiva, una sorta di dialogo a più voci. Un tracciato che va dai progetti per Pompei alla piazza di Puglianello, al Palazzo di Giustizia di Napoli, alla stazione di Mugnano. Il libro documenta circa tre decenni di progetti evidenziando la vocazione ambientale propria della scultura di Casciello.
Parlare di Pompei con Angelo Casciello, della sua storia ed attualità significa ripercorrere il racconto che in questi due secoli la cultura ha costruito della città svelata. Significa rifare la strada di un ritrovamento, di uno scavo dilatato nel tempo, che rinnova sempre la trama narrativa arricchendola di nuove prospettive, figure, spazi che la lava cede ogni giorno allo sguardo dell’umanità.