Descrizione
Un luogo, tra i tanti possibili dell’area vesuviana, ha visto chiamati a raccolta, undici artisti contemporanei a cimentarsi con un inedito attraversamento di rinvenimenti archeologici custoditi al Museo Matt di Terzigno, lì dove l’eruzione del Vesuvio datata 1929, è stata fissata per sempre in foto bianco e nero, da fotografi coraggiosi.
Nel corso dei tempi, e di migliaia d’anni, le eruzioni hanno modificato lo stato dei luoghi originario, seppellendo e poi lasciando riemergere, come accaduto alla Cava Ranieri, ville imponenti ricche di affreschi affascinanti e di utensili e gioielli, che hanno indotto gli artisti selezionati presenti nelle sale interne del museo, a spargere a piene mani, i loro semi fruttiferi per captarne sconosciute valenze di senso. È accaduto nella terra del fuoco, che scorre simile a fiume carsico, dove anche le braci che ustionano rivelano orizzonti. Moto al luogo ha così esposto i risultati di un percorso evolutosi nel corso degli anni, nella pratica degli artisti, fino all’attenzione (site-specific) che ha connesso il percorso espositivo all’attualità della crisi identitaria, umana e sociale.






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