Descrizione
Nei Graffi il segno scava a fondo per far sì che la carta, ammorbidita maggiormente entri nello scavo lasciato sulla lastra, determinando un più deciso rilievo: l’ombra che la luce ortogonale, inclinata, radente offrirà in varianti toni di grigio che interferiscono sulla luminosità o meno delle informi campiture di colori presenti sulla superficie. Il giallo, per fare un esempio, acquista una maggiore intensità luminosa se l’ombra prodotta dal rilievo è marcata (cioè prossima al nero), anche il blu che, in questo caso, assume il valore cromatico proprio dell’azzurro. Gubinelli dà vita ad un luogo di accadimento; un luogo d’incontro, ove darsi appuntamento con la luce: un luogo, avrebbe detto Merleau-Ponty, ove si celebra l’enigma della visibilità. Una possibilità altra che ha valore per l’artista mentre esprime la sua creatività, ma anche per noi fruitori, liberi di cercare, nell’infinito repertorio di appuntamenti, quello che “dona esistenza visibile – accogliendo i suggerimenti di quest’ultimo – a ciò che la visione profana crede invisibile” perché, aggiunge, non ci occorre “un ‘senso muscolare’ per avere la voluminosità del mondo”.






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