Descrizione
Uccio Biondi
Se si potesse avere qui modo, di avere tutte insieme disposte su unico grande rigo di muro, le opere in catalogo, come somma del periodo attuale della ricerca di Uccio Biondi, potremmo dire allora che il lavoro di Uccio Biondi è sostanziato alle cose del mondo. Ma in che modo le cose, pervadono questi lavori? Decisamente come residui oggettuali che s’ibridano tra esistenza concreta (i brandelli di tessuti o oggetti) e esistenza virtuale (i prelievi fotografici dai social network). Potremmo dire che una tale “cosalità” intesa come assortimento di cose, spinge alla filosofia, intesa come meraviglia, scoperta, epifania, dove il godimento pieno consiste nelle reti sulle analogie esistenti tra le diverse figure d’una forma, dove la forma non sia mai poi, pienamente afferrabile, ma sempre aperta
ad un ampio orizzonte di significato.
Ed è proprio questa ossessione delle forme che si realizza nelle opere di Biondi, soprattutto in quelle sulle donne. Così che proprio questa antologia delle donne, dipinte, disegnate, plasmate con vari materiali, fatte scultura o istallate, fotografate, si trasformano, proprio grazie alle tecniche usate, nel suo personale immaginario voyeuristico di tipizzazioni femminili che in uno spirito primigenio della fecondazione, trova strada per una rivedibilità del mondo.






Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.